Lettera pubblicata da "Libera Rimini", sotto il titolo "Il teorico".
Gentili signori.
Ho ricevuto anch'io l'Arengo con annessi e connessi. Leggo i nomi degli esperti. C'è pure il teorico della ciclicità riminese, del passaggio dalla "stagione dei pataca" a quella dei virtuosi. Ne ho parlato qui sopra il 12 dicembre scorso, grazie alla vostra ospitalità.
Poi mi è arrivato il ritaglio di una rivista dove il novello Giovan Battista Vico concittadino tratta di Economia, sotto il titolo "Separare i soldi dagli imbecilli".
Il prof. Zamagni, di professione docente (universitario) di Economia, spiega che la parola finanza è "letteralmente tutto ciò che ha un fine".
Peccato che "letteralmente" sia invece "tutto ciò che ha una fine". Deriva infatti da "finer", ovvero "pagare alla fine"...
Così tutta la costruzione logico-morale fatta nel suo articolo dal prof. Zamagni (la finanza deve mantenere il proprio fine nel "sua alveo storico"), non regge.
Credo che pure all'ateneo di Bologna dove Zamagni docet, e presso la Santa Sede (di cui si dice esser stato egli ascoltato consigliere papale...), il "fine" di un'azione sia molto diverso dalla "fine" di essa, come per noi gente comune che usiamo terra terra il dizionario della lingua italiana.
Buon anno a tutti!
Alberto Cristofano
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