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Parlo della storica sede Inam o "della mutua", come la chiamano i riminesi, ovvero l'edificio dell'Asl sulla circonvallazione nei pressi del ponte di Tiberio, destinato alla demolizione, a quanto pare.
Alcuni anni fa, sono stati fatti lavori di ristrutturazione. Quanto è stato speso? Il governo riduce i finanziamenti per la Sanità, a Rimini si sprecano i soldi così? Prima i lavori, poi la demolizione. Credo che la situazione sia a dir poco scandalosa. Soprattutto nel presente contesto economico.
La demolizione della sede ex Inam è legata ad un altro "motore immobiliare". Sul "Sole-24 Ore" di domenica, è apparsa un'inchiesta riassunta in prima pagina da questo titolo (che dice già tutto): «IMMOBILI. In Italia privati in fuga dagli investimenti». Credo che anche a Rimini si debba discutere di questo aspetto che diventerà inevitabilmente fondamentale per ogni futura iniziativa da decidere a livello politico.
Rimini purtroppo sembra progettare il suo futuro senza conoscere i numeri dell'economia locale e globale. Si ipotizza uno sviluppo, non una recessione, con l'idea del cemento da colare dovunque. Ma gli esperti dimostrano che quella degli amministratori riminesi è un'illusione.
Ha scritto Domenico Siniscalco: "Non siamo alla fine del mondo. Quasi certamente siamo alla fine di un mondo". Ricordiamocene anche per il futuro di Rimini
Alberto Cristofano
Rimini
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