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Lettera non pubblicata dal "Corriere" |
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Lettera inviata il 6 settembre al Corriere di Romagna e non pubblicata...
Segnali di fumo
Filippo Andreatta e Pier Ferdinando Casini hanno mandato un segnale di fumo al partito di Veltroni mediante una lettera al "Corriere della Sera" (6.9), apparsa con il titolo eloquente: "Quel Pd troppo timido con Berlusconi e Putin". Essi invocano "un Pd più coraggioso" in politica estera, come se entrambi ne facessero parte. Soltanto Andreatta è ascrivibile alle schiere veltroniane. Ciò significa un avvicinamento di Casini ad esse?
Lo stesso giorno sul "Corriere Romagna" un componente l'assemblea provinciale del Pd di Rimini, si rivolgeva ai ciellini, invitandoli ad interloquire senza "rivalse personali" e "rancori", per un "confronto sui contenuti" (i progetti per il lungomare) all'insegna di una "collaborazione tra laici, cattolici e riformisti".
Oggi come oggi sappiamo chi sono i cattolici (tutti ed in tutti i partiti), chi sono i riformisti (anche essi tutti o quasi ed in quasi tutti i partiti), ma non troviamo più neppure l'ombra di un laico. D'altro canto, che cosa potrebbe pensare laicamente un politico sulla sistemazione del lungomare, non sappiamo indovinarlo.
Sappiamo soltanto, a proposito di grandi progetti, che a quarant'anni dalla piscina olimpica al Ponte di Tiberio, qui si torna daccapo vuotandone l'invaso eccetera, mentre della coetanea "monorotaia" sono rimaste soltanto le immagini dei progetti. Anche allora Rimini pensò in grande.
Il segnale di fumo riminese per un "confronto sui contenuti", contiene quel qualcosa di troppo che le nostre nonne riassumevano nella categoria del "si fa ma non si dice". Se si cerca un dialogo con qualcuno che potrebbe desiderare "rivalse personali" per antichi "rancori", gli si fa sapere sottobanco che sono comportamenti non graditi, non lo si scrive sul giornale.
Alberto Cristofano
Rimini
Aggiungo che sul tema trattato dalla mia lettera e' intervenuto un blog politico locale, dove si legge quanto segue (ho censurato il nome dell'interessato:
Le aperture di Xyzw
Attenzione ex amici/compagni democratici, quando un personaggio come Xyzw ''apre'' vuol dire che la nave sta affondando. Le scialuppe sono poche, la prima la vuole guadagnare lui. Ha aperto a Formigoni, non pone limiti al domani. Nato democristiano, colpa divisa con qualche milione di persone, non contento, si è trasformato per una breve elezione amministrativa in ciellino, poi il grande salto dietro Chicchi e Zavatta. La prima giunta catto-comunista in Italia. Poteva non esserci? No, infatti c'era. La corrente più forte della Margherita era di Vichi, vichiano di ferro. Abbiamo pensato alle ragioni di questa uscita di Xyzw, molto audace per un prudentissimo come lui. Oltre al ritorno al vecchio ovile, che oggi garantisce di più, l'altro motivo, per lui più valido, è la ventilata, tardiva chiusura della sua Presidenza di quel carrozzone chiamato Agenzia tram. Deve scendere, vuole prontamente risalire. Tira una brutta aria.
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