Rimini sottovoce, di Alberto Cristofano
  Intervista di Zamagni
 
La crisi politica e quella della notte

Stiamo passando dalla democrazia rappresentativa a quella deliberativa o partecipativa. Ringrazio il prof. Stefano Zamagni che ci ha illuminati al proposto, nell'interessante intervista concessa al Corriere (25 agosto). La differenza sta nel fatto che la democrazia di vecchio stampo (rappresentativa) era guidata dai partiti. Mentre quella nuova (partecipativa) si basa sulla (mitica) società civile.
Dove ha ragione Zamagni. Non esistono più i partiti di una volta, come dicono le vecchie zie di Alberto Arbasino, spariti assieme alle mezze stagioni ed alle buone maniere.
Dove è oscuro Zamagni. Una candidatura come la sua, per il Comune di Rimini, non sarebbe (stata) il frutto della società civile, bensì di quella società politica che non s'incarna soltanto nei partiti ma pure nell'Università (dove lui insegna), diretta emanazione del potere politico o parapolitico (come la Chiesa).
Tutto ciò che riguarda la vita della società è politico, e tutto ciò che è politico è partitico. Lo dimostra il comico Grillo che aveva giurato di non voler trasformare i suoi discorsi in comizi, ma alla fine ha fondato un  partito. Lo dimostra la vicenda dell'ex sindaco di Bologna, collega di Zamagni (e Prodi), scelto dai partiti all'Università e ricacciato dai partiti all'Università, non dalla società civile, costretta ad assistere passivamente.
Parlare di democrazia rappresentativa soppiantata da quella partecipativa, è purtroppo una di quelle questioni medievali dei "puri nomi" che mirano a cambiare le etichette e non la sostanza dei fatti. Chi comanda, comanda. Come suggeriva il Marchese del Grillo ("Io so io, e voi non siete un c..."). Tutto dipende dalla democrazia rappresentativa dei partiti che gestiscono ogni aspetto della vita sociale, e tutelano gli interessi dei "soliti noti" non dell'intera comunità (vedi concorsi universitari).
Anche Zamagni è uno dei "soliti noti". Ciò che preoccupa è che la sua diagnosi sulla crisi della politica combacia perfettamente con quella del "mondo della notte". Di cui parla l'altra intervista della pagina che ha ospitato Zamagni, dedicata ad uno storico esperto, ad un famoso "guru" che accusa: il sistema del divertimento è in mano a personaggi "vecchi" e senza idee. Che la crisi della politica dipenda da quella del divertimento? Manca il parere della società civile. Ma arriverà (sotto mentite spoglie).

Lettera pubblicata dal "Corriere Romagna" il 27 agosto 2010.

 
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