Merito e democrazia per cambiare il Paese
Sottoscrivo la conclusione di Maria Patrizia Lanzetti, nell'editoriale del 12 scorso: "Merito e democrazia per cambiare davvero". Aggiungo: spero che si avveri quanto osserva Natalia Aspesi su "Repubblica" del 14: "Le donne promettono obiettivi ambiziosi".
Tra questi obiettivi, appunto mettiamoci "Merito e democrazia per cambiare davvero" il Paese. Ciò significa qualcosa che vale per tutti i cittadini, ma soprattutto per chi fa giornali che oggi possono trasmettere una visione alternativa rispetto a quella "di regime" fornita dalla tv. Ma non soltanto in ambito nazionale.
La vita di un Paese è infatti la somma della vita dei paesi, grandi e piccoli che siano. E nei nostri paesi, nelle nostre città non lasciamoci (e non lasciatevi voi, con l'importante compito-dovere di operatori dell'informazione), condizionare dai potentati economici che non rispettano merito e democrazia perché pagano talora non soltanto per pretese sessuali, ma pure per ambizioni e desideri di apparire gli arbitri, i direttori d'orchestra della vita di un luogo. Questo è successo, succede e speriamo non succeda troppo in avvenire anche nella cultura riminese. Buon lavoro ed in bocca ai tanti lupi in circolazione!
Alberto Cristofano
Lettera pubblicata oggi 17 febbraio sul Corriere Romagna
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